Il giornale “The Atlas Boston” documenta con dovizi e di particolari l’approdo nel porto della città del brigantino Elisa della Compagnia della famiglia Ingham. Al suo comando era l’usticese Vincenzo Di Bartolo (1802-1849) che il 28 ottobre 1838 era partito alla volta di Sumatra per un carico del prezioso pepe nero. Diretto a Boston per scaricare “generi indigeni” fu sorpreso da una tempesta da cui il bastimento ne uscì gravemente danneggiato e il Di Bartolo con una frattura alla scopola sinistra. Da Boston ripartì alla volta di Sumatra dove giunse doppiando il Capo di Buona Speranza e, dopo aver superato tempeste e grandi avversità, rientrò nel porto di Palermo la notte del 15 dicembre 1939, dopo una navigazione lunga 1 anno 1 mese e 17 giorni. Fu, questa, un’impresa eccezionale perché il Di Bartolo aveva effettuato il lungo viaggio, aprendo nuove rotte commerciali per il Regno delle Due Sicilie, senza la conoscenza delle informazioni da tempo acquisite (e considerate segreti inviolabili) dalle altre marinerie che detenevano il monopolio delle rotte oceaniche. Per questi meriti ebbe grandi onori: la nomina di Alfiere di Vascello, il diploma di Cavaliere e una Medaglia d’oro al Valor Civile.

 

Per approfondimenti confronta gli articoli:
* Il capitano delle tre isole
di Salvatore Mozzarella, pubblicato in “Lettera” n
. 2 settembre 1999
* Vincenzo Di Bartolo nei ricordi di famiglia
, di Vito Ailara pubblicato in “Lettera” n. 11-12 l
uglio-
dicembre 2002.