Coatto fuggito da Ustica entro una cassa, 1901. Che i confinati destinati nelle isole avessero fattO tentativi di fuga è cosa storicamente assodata ma la modalità di fuga narrata da La Tribuna Illustrata della Domenica del 8-9 ottobre 1901 è veramente curiosa. L’immagine pubblicata in quarta di copertina è anche corredata dal seguente testo: «Ci telegrafano da Palermo, 7 ottobre notte: ieri cinque coatti, avendo scontato la loro pena, vennero rimessi in libertà e partirono da Ustica sul piroscafo Palermo qui diretto, portando seco una cassa, la quale avrebbe dovuto richiudere i loro documenti. Essa invece conteneva un loro compagno, certo Angelo Indelicato, di 21 anni, nativo di Catania, il quale poté così fuggire dalla colonia e liberamente sbarcare a Palermo rendendosi quindi irreperibile.
Iersera il direttore ella Colonia, costatato l’assenza dell’Indelicato, telegrafò alle autorità di Palermo, ma già il piroscafo era entrato in porto ed aveva sbarcato i passeggeri. A bordo venne rinvenuta la cassa abbandonata dal fuggitivo e che conteneva soltanto un cuscino.
I cinque coatti presentatisi alla questura per avere il foglio di via furono lungamente interrogati. Di essi però venne trattenuto in arresto solo certo Saverio Campione, concittadino del fuggitivo, il quale è sospettato come favoreggiatore».
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