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Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica

Benvenuti

News

Attività scolastiche con Istituto Gonzaga di Milano

Attività scolastiche con Istituto Gonzaga di Milano

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Dopo la battuta di arresto, data da questi ultimi due anni di chiusura pandemica, sono riprese le attività del percorso per le competenze trasversali e l’orientamento (ex alternanza scuola lavoro) con il Liceo Scientifico dell’Istituto Gonzaga di Milano.

In tal contesto si è appena conclusa ad Ustica una settimana intensa di Attività legate alla scienze della terra , del mare e alla storia dell’isola, che ha visto protagonisti un gruppo di 18 studenti era accompagnato da due docenti (Cerchier Camilla, Santinello Marco).
Il Centro Studi, che da più di 20 anni promuove attività di divulgazione culturale e scientifica, durante il percorso ha supportato gli studenti nell’orientamento, nella direzione di una presa di consapevolezza delle proprie aspirazioni, talenti e attitudini.
Si ringraziano particolarmente i nostri due Presidenti onorari Vito Ailara e Franco Foresta Martin , il Vice Presidente Giacomo Lo Schiavo e la Socia Clara Sgobazzi che con dedizione e passione hanno trasmesso ai ragazzi storia e cultura di Ustica, alternando anche momenti di gioia e divertimento.
Si ringraziano inoltre i professori dell’Istituto Gonzaga Prof. Zappalà e Prof. Fraccalvieri e agli studenti va il nostro riconoscimento per la serietà e l’impegno che hanno messo in tutte le attività proposte.
Di seguito qualche scatto della settimana e la lettera affettuosa che ci hanno scritto in ricordo e che dimostra quanto valore hanno queste esperienze anche sul versante dei rapporti umani. Quando si vince su un progetto dedicato ai giovani si vince per il futuro di tutta la comunità.
 
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25 apr 2022 Inaugurazione mostra confino a Ghilarza

25 apr 2022 Inaugurazione mostra confino a Ghilarza

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Dopo due lunghi anni di pausa la mostra del Centro Studi Il Confino Politico a Ustica nel 1926-1927 "Immotus Nec Iners" continua il suo percorso. E' stata inaugurata il 25 Aprile 2022 a Ghilarza nel Museo Casa Antonio Gramsci e rimarrà esposta fino al 30 Giugno 2022.

 

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MOSTRA CONFINO NEL MUSEO CASA DI GRAMSCI A GHILARZA da 25 aprile a 30 giugno 2022

MOSTRA CONFINO NEL MUSEO CASA DI GRAMSCI A GHILARZA da 25 aprile a 30 giugno 2022

La mostra Il Confino Politico a Ustica nel 1926-1927 “Immotus nec iners”, realizzata su progetto e ricerche di Vito Ailara e Massimo Caserta, continua il suo percorso. La prossima tappa sarà a Ghilarza (Oristano) nelle Casa Museo Antonio Gramsci su richiesta della fondazione omonima e sarà presentata il prossimo 25 aprile alle 18,00 da Vito Ailara e dal Presidente Nicola Longo. La mostra è inserita nella settimana gramsciana nel ricordo dell’85° anniversario della morte di Antonio Gramsci avvenuta il 27 aprile 1937 e resterà esposta fino al 30 giugno 2022. Sarà visitabile negli orari di apertura del Museo.
A partire dal 2016, anno del suo allestimento, la mostra, resa itinerante, é stata molto apprezzata, riscuotendo un grande successo di stampa e di pubblico, a Torino presso il Museo del Carcere Le Nuove e presso l’Istituto T.I. Peano, a Bruxelles presso l’Istituto Italiano di Cultura, a Roma dal 6 al 24 settembre 2019 nella Casa della Memoria e della Storia a cura dell’ANPI e in collaborazione col Comune di Roma, a Palermo presso l’Istituto Gramsci Siciliano e a Siena nelle sale museali delle Stanze della Memoria su richiesta dell’Istituto Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età Contemporanea.

 

ATTIVITÀ AGOSTO 2021

ATTIVITÀ AGOSTO 2021


Orario di apertura:  tutti i giorni tranne il giovedì: dalle h. 18,00 alle h. 20,00; Dalle h. 22,00 alle h. 24,00; per gruppi e scolaresche: orari diversi da concordare contattando il cell 339 267 3861

 

5 agosto h. 21.30              

Concerto per organo di Cinzia Guarino

nel 190° della nascita di D. Giuseppe Tranchina

Appuntamento Chiesa San Ferdinando Re

In collaborazione con la Parrocchia di Ustica,

l’associazione Musicamente e Otoacustica 2021

Coordinamento: Vito Ailara

 

9 agosto h. 22.00              

Ustica è l’isola della maga Circe

Una ricostruzione di Aldo Messina

e di Salvo Piparo (attore e cuntastorie)

Appuntamento sulla terrazza della sede del Centro

Studi e Documentazione Isola di Ustica-APS via Refugio 27. Coordinamento: Vito Ailara

 

10 agosto h. 22.00            

Osservando le stelle. serata condotta da Franco Foresta Martin         

   Terrazza di casa Clara e Alberto Sartorio, contrada San Paolo

Coordinamento: Giacomo Lo Schiavo

 

11 agosto h. 18.00            

Presentazione del libro Su le rotte di Sebastiano di Maria Laura Crescimanno.

Presente l’autrice, interviene Aldo Messina.

Appuntamento sulla terrazza della sede del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica-APS via Refugio, 27.

 Coordinamento: Vito Ailara

 

13 agosto h. 18.30           

  Presentazione di Lettera.

 Interverranno il Direttore di Lettera e gli autori

Appuntamento sulla terrazza della sede del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica-APS via Refugio, 27.

 Coordinamento: Giacomo Lo Schiavo

 

N.B. Il programma potrà subire variazioni e integrazioni che verranno comunicate tempestivamente

 

Programma Attività Agosto 2020

Programma Attività Agosto 2020

Orario di apertura:  tutti i giorni tranne il giovedì: dalle h. 18,00 alle h. 20,00; Dalle h. 22,00 alle h. 24,00; per gruppi e scolaresche: orari diversi da concordare contattando il cell 339 267 3861

 

Nel rispetto delle norme covid nel mese di agosto 2020 sono previste le seguenti attività.

5 agosto 2020 h. 9.30

In fondo al mar... Seawatching con la biologa marina Annalisa Patania riservato ai bambini tra gli 8 e 11 anni.

Appuntamento a Cala Sidoti. I bambini muniti di maschera dovranno essere accompagnati dai genitori. Per informazioni e prenotazioni 339.2669707

Coordinamento: Annalisa Patania

7 agosto 2020 h. 17.00 

Assemblea dei soci: Prima convocazione h. 17.00; Seconda convocazione h. 17.30 c/o la sede del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica via Refugio.

11 agosto 2020 h. 22.00 

Musica e parole, con Paolo Zarcone e Vito Ailara: Mario e Giaele. Due vite nel secolo breve sostenute da grandi ideali. Appuntamento nella terrazza di pertinenza della sede del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica. Coordinamento: Vito Ailara.

13 agosto 2020 h. 18.30 

Presentazione di Lettera. Interverranno il Direttore di Lettera e gli autori. Appuntamento nella terrazza di pertinenza la sede del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica.

17 agosto 2020 h. 18.30 

Presentazione del libro I Florio. Regnanti senza corona di Vincenzo Prestigiacomo. Sarà presente l'autore, interverranno: Vito Ailara e Nicola Longo. Appuntamento c/o la sede del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica via Refugio. In occasione della presentazione del libro verrà allestita una mostra di documenti inediti che sarà visibile fino alle h. 24.00.

18 agosto 2020 h. 18.00 

Visita guidata: Casa Florio alla Falconiera: storia, archeologia, geologia, flora.

Appuntamento c/o l'ingresso di AilantoPark, si consigliano scarpe comode. La visita è riservata ai soci e simpatizzanti del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica. Per chi lo desidera sarà possibile continuare la serata con un'apericena al tramonto c/o Ailanto Park. Il costo è di 15 euro a persona. Le prenotazioni con il versamento della relativa quota devono essere effettuate entro il 16 agosto presso l'Hotel Clelia.

22 agosto 2020 h. 18.00

Conferenza: Una questione “spinosa”: ecologia e dintorni del riccio di mare, relatore Francesco Di Trapani c/o la sede del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica via Refugio.

23 agosto 2020 h. 10.00 

135° del Faro di Punta Cavazzi, annullo postale speciale e presentazione cartolina celebrativa. Piazza Capitano Vito Longo. Sarà possibile ritirare la cartolina e richiedere l'annullo speciale dalle h. 10.00 alle h. 16.00. Coordinamento: Gaetano Argento, Giulio Calderaro, Valentina Bertolami e Placido Di Mento.

25 agosto 2020 h. 20.45 

In casa dei soci Alberto e Clara Sartorio tradizionale riunione conviviale riservata ai soci e loro consorti. Come nella tradizione ciascun partecipante è pregato di portare specialità gastronomiche da consumare comunitariamente. Intrattenimento amichevole discutendo del futuro del Centro.

31 agosto 2020 h. 17.00

Passeggiata guidata in Via Del Bosco, partenza da Chiesa Vecchia. Riservata a soci e simpatizzanti. Coordinamento: Annalisa Patania e Giacomo Lo Schiavo.

CENTO E PIU' PAROLE PER RACCONTARE USTICA

CENTO E PIU' PAROLE PER RACCONTARE USTICA

Cento e più parole per raccontare Ustica è il titolo dell’incontro e della mostra che si terranno a Ustica martedì 28 luglio alle 22.00 presso la sede del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica in via Refugio.

Il progetto riguarda la collaborazione instaurata tra il Corso di Laurea Magistrale in Design e Cultura del Territorio e il Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica, sviluppatasi all’interno del Laboratorio di Visual e Graphic Design + Grafica interattiva per il Web (corso integrato) nel corso dei due ultimi anni accademici e che ha coinvolto gli studenti della laurea magistrale, impegnati a lavorare sui diversi aspetti che compongono il microcosmo Ustica.

Il nuovo Corso di Laurea Magistrale, inaugurato nel 2018, ha impresso nel nome la sua finalità che è quella di intervenire sul territorio ricco di diversi e stratificati patrimoni (storico, archeologico, culturale, naturalistico, enogastronomico,…) con gli strumenti del design, che è anch’essa una disciplina giovane ma consolidata, al fine di valorizzarlo, innovarlo, fruirlo, nel rispetto del passato e nella convinta costruzione di scenari futuri, sostenibili per luoghi, ambiente, esseri viventi, oggetti. E i progetti sviluppati all’interno del Laboratorio di Visual e Graphic Design + Grafica interattiva per il Web, hanno riguardato alcuni dei tanti aspetti peculiari dell’isola, di maggiore o minore rilievo, al fine di conoscerli e tradurli in un sistema grafico, adoperando gli strumenti della disciplina progettuale per sviluppare artefatti di identità visiva, di grafica editoriale, di infografica, di grafica interattiva. Questi insieme vanno a comporre una sorta di archivio digitale che, come un grande contenitore diviso per temi e macro-aree, conterrà parole ed elenchi di parole, ognuna delle quali racconterà dell’isola una storia, un personaggio, un oggetto, un aspetto del suo passato,... Un archivio digitale composto da frammenti significativi della storia ricca e composita di Ustica che potrà essere implementato nel tempo da ulteriori ricerche e studi esattamente nello spirito che ha sempre guidato il Centro Studi, impegnato nella conoscenza e nella divulgazione dei tanti patrimoni di cui l’isola è custode.

Il progetto Cento e più parole per raccontare Ustica vuole fare conoscere all’esterno ma anche ai suoi cittadini la ricchezza del patrimonio umano, naturale, storico, paesaggistico, in un modo meno convenzionale e realmente partecipativo come quello messo in atto da un insolito e interattivo archivio digitale.

All’incontro parteciperanno: Nicola Longo, Presidente Centro Studi; Vito Ailara, Presidente onorario Centro Studi; Maria Grazia Barraco, Consiglio Direttivo Centro Studi; V.M. Viviana Trapani, Coordinatore Corso di Laurea magistrale in Design e Cultura del Territorio; Cinzia Ferrara, Docente Laboratorio di graphic e visual design, Cdlm in Design e Cultura del Territorio, gli studenti della Laurea Magistrale in Design e Cultura del Territorio.

Alla mostra saranno esposti i progetti realizzati nel corso dei due Laboratori dagli studenti della Laurea Magistrale in Design e Cultura del Territorio.

L’incontro e la mostra sono curati e organizzati dal Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica e dal Cdlm in Design e Cultura del Territorio, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Palermo.

 

 

 

 

 

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Attività

Ricerche

Il Centro Studi ha svolto ricerche storiche e bibliografie presso gli Archivi e biblioteche pubblici e privati sulla storia di Ustica ed in particolare...

Ricerche

Il Centro Studi ha svolto ricerche storiche e bibliografie presso gli Archivi e biblioteche pubblici e privati sulla storia di Ustica ed in particolare:

* sulla colonizzazione del 1763 dell’isola. È stato acquisito l’intero carteggio della Speciale Delegazione per Ustica dal 1763 al 1771 ora disponibile in copia cartacea ed informatica; 

* sul confino politico dal 1926 al 1943 è stata acquisita presso Archivi pubblici e privati una significativa quantità di foto, di fascicoli personali e di documenti, in corso di informatizzazione; 

* sulla deportazione a Ustica dei libici dal 1911 al 1934 presentando relazioni nei seminari organizzati dall’Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente e dal Libyan Studies Center in quattro isole sedi di deportazione, allestendo una mostra documentaria. 

Si è indagato inoltre sulla partecipazione dell'isola ai moti risorgimentali; sulla crisi politico-economica seguita al terremoto che nel 1906 ha colpito l'isola; sulle crisi economiche che hanno originato grandi emigrazioni verso la Sardegna (1802), Lampedusa (1858), U.S.A (1861-1930), Algeria (1850- 1930). Le ricerche sulle emigrazioni sono state condotte con la collaborazione di soci coordinati in USA da Chris Caravella e in Francia da Roland Licciardi. 

Sono stati portati alla luce e ristampati numerose stampe antiche, la Memoria sull’Isola di Ustica di Michele Russo (1810), il raccontoUstica del relegato politico antiborbonico Pietro Minneci (1856); è stata ritrovata, trascritta e presentata al pubblico la sinfonia per orchestra Ustica di Camillo D'Onofrio (1924). 

Nel capitolo ricerche va anche annoverata l'opera di stimolo nei confronti di diversi Istituti specializzati per nuove indagini scientifiche: la ricostruzione degli eventi di marea che in passato hanno colpito l'isola (in collaborazione con l'Ingv); la ricerca, avviata nel 2004, per la determinazione della provenienza delle ossidiane di Ustica, svolta da Giuseppe Pappalardo dell'Infn con lo spettrometro XRF da lui ideato (l'indagine è stata svolta su centinaia di campioni messi a disposizione dalla Soprintendenza Archeolo­gica; di essa si è interessata la trasmissione televisiva Geo&Geo); l' avvio, nel 2005, del Progetto Famous, che ha impegnato numerosi scienziati e tecnici dell'Ingv, e la Protezione Civile della Regione Sicilia; l'avvio della ricerca su sferule cosmiche in Ustica; la ricerca sul toponimo Monte Guardia dei Turchi, che ha indotto l'Istituto Geografico Militare a correggere la carta IGM.

Per approfondimenti leggere gli articoli:

  • Il progetto StardUstica: Polvere di stelle su di noi, di Franco Foresta Martin, in “Lettera” n. 9 dicembre 2001;
  • Ossidiane di Ustica: iniziata una ricerca per stabilirne l’origine, di Franco Foresta Martin e Vito Ailara, in “Lettera” n. 17-18 dicembre 2004;

Spigolature

Spigolature

Finalmente individuata la donna che appare nell’unica foto di Gramsci a Ustica
 
«La Candelora è partita» scrisse Amadeo Bordiga il 27 gennaio 1927 a Gramsci partito da Ustica il 20 precedente. Ma chi era «la Candelora»? Tutte le indagini erano fallite. Di lei nessuna traccia in archivio nè nelle tante pubblicazioni consultate.
Nell’ottobre 2018 con una mail mi si chiedevano notizie su una confinata che era stata a Ustica tra il 1925 e il 1930. Che bello! Pensai subito. Nel pozzo senza fondo dei confinati passati per Ustica sto per pescare una donna. E continuai a leggere: «Cognome e nome: Carmignano Candelora; anno di nascita: 1904; città di provenienza: Taranto». Ebbi un sussulto. Ecco finalmente «la Candelora»! Candelora era il nome (insolito), non il cognome! Cominciò così una fitta corrispondenza con Antonella Carmignano, che desiderava soddisfare l’interesse del padre sulla zia perseguitata assieme ai fratelli Nicola e Consiglio perché comunisti. Le inviai le poche informazioni che avevo e ricevetti due foto della prozia. Altra sorpresa! Riconobbi Candelora nella donna a fianco di Gramsci nella foto di un gruppo di confinati ritenuta l’unica fatta dal segretario del PCd’I ad Ustica tra il 7 dicembre 1926 e il 20 gennaio 1927 e così fece il papà di Antonella seppure con qualche dubbio perché la foto era sfocata. Ricevetti anche la foto della copertina di Sovversivi di Taranto di Nistri e Voccoli con su riprodotta una cartolina
inviata da Ustica a fine dicembre 1926 e riconobbi le firme di Candelora, Gramsci, Bordiga, Di Masi, D’Agostino, Marcucci, Molinelli, Ventura, Boldrini, Guadagnini, Briglia, Sbaraglini, Madrucciani, tutti confinati a Ustica. Ebbi copia del fascicolo del CPC della Candelora
grazie alla disponibilità di Silvia Ursillo che qualche mese dopo mi contattò da Roma per avere notizie su un altro confinato passato per Ustica. Altra causalità fu rintracciare, grazie alla cortesia di Michele Santoro, anche una seconda posa (inedita) della stessa foto di Gramsci in gruppo a Ustica nellaquale ho ricosciuto senza alcun dubbio Candelora. Il fatto veramente strano è che Antonella, Silvia e Michele erano da me sconosciuti e non avevano mai avuto contatti diretti con Ustica. Tutti e tre meritano apprezzamento per il loro impegno nel custodire la memoria familiare e collettiva e il mio grazie per la collaborazione. L’esame del fascicolo restituisce informazioni sulla giovane tarantina: nata in Brasile nel 1904 da emigranti pugliesi, residente a Taranto, sarta, comunista. Il 18 novembre 1926 con ordinanza della Commissione provinciale di Taranto fu confinata per 5 anni poi ridotti a 2. Un rapporto dei carabinieri la descrive come «donna molto pericolosa per l’ordine pubblico, buona organizzatrice e capace di contrastare l’azione dei poteri
dello stato», impegnata a distribuire «tessere del partito comunista svolgendo propaganda specialmente tra le donne e raccogliendo fondi per il partito stesso». Destinata a Ustica, vi giunse il 7 dicembre 1926, lo stesso giorno in cui arrivò Gramsci legata alla stessa catena. Fu la prima donna vittima delle leggi fasciste a giungere sull’isola. Aveva 22 anni. Orfana, col suo lavoro di sarta sosteneva a Taranto la mamma sofferente e la sorella Giovanna di 7 anni; la sorella maggiore, Erminia 25 anni, era sposata; il fratello Nicola 27 anni, segretario provinciale dei giovani comunisti, era carcerato a Taranto e deferito al TSDS; l’altro fratello, Consiglio di 20 anni, arrestato il 20 giugno 1926 per organizzazione comunista, era stato condannato dal TSDS alla reclusione di 6 anni e 8 mesi per «complotto  contro i poteri dello Stato». Il fidanzato, anch’egli comunista, era rinchiuso nelle carceri di Taranto. Trasferita da Ustica a Corleto Perticara il 27 gennaio ‘27 vi rimarrà sino al 22 dicembre di quell’anno, quando sarà liberata e ammonita. Periodo trascorso in carcere e al confino: anni uno, mesi uno, giorni nove.
VITO AILARA

 

 

L’epidemia di colera del 1837

Il colera, caratterizzato da violente scariche diarroiche, febbri alte, vomito e collassi, portava inesorabilmente alla morte (il bacillo sarà isolato da Koch solo nel 1882). Il morbo s’era generato nel 1817 in India e, mietendo milioni di vittime, aveva attraversato la Cina, la Russia e l’Europa per giungere a Napoli nel 1836. Il 7 giugno 1837 esplose, improvviso e violento, a Palermo, facendo strage. La Sicilia dovette contare 69.000 vittime, e cioè un decimo della sua popolazione, la provincia di Palermo oltre 40.000 e di esse 24.000 nella sola capitale, che ebbe punte di milleottocento decessi in un solo giorno.

Ma non bastò. In Sicilia altri morti si ebbero per effetto di incredibili convincimenti che si andarono affermando tra il popolo. Serpeggiava la diceria (oggi diremmo fake news), colpevole la superstizione, la credulità e la spregiudicatezza di taluni oppositori politici, che il colera fosse stato propagato con veleni diffusi da untori istigati da funzionari governativi e, addirittura, dallo stesso re che voleva usare il colera come strumento per tenere a freno i siciliani. «Il colera asiatico era borbonico» annunciava un proclama della Giunta Provvisoria di Catania.

L’avversione contro casa Borbone, colpevole di non aver mai soddisfatto le aspettative di autonomia dei siciliani, irruppe ancora una volta con furia e rabbia provocando atrocità sanguinarie e inaudite violenze. Venne aggiunto così dolore a dolore, morte a morte, tragedie a tragedie e a furor di popolo vennero uccisi funzionari, esattori e borghesi. Di contro, seguì da parte governativa una violenta repressione e tribunali di guerra ordinarono immediate fucilazioni dei facinorosi che quei crimini andavano praticando.

E Ustica?

Ustica, per sua fortuna, fu indenne da rivolte popolari e da atti inconsulti ma fu colpita anch’essa dal mortale “cholera morbus”, malgrado il rigido cordone sanitario vigilato con rigore dal sindaco e dalla comunità. A nessuna barca era stato consentito l’attracco, a nessun forestiero un benché minimo contatto con gli isolani. Eppure, il 23 luglio il colera iniziò la sua strage anche ad Ustica. Il bacillo per vie misteriose era giunto anche nell’isola, vi permarrà per poco più di due mesi seminando morti e sfiducia. L’isola visse giornate terribili, si dovettero registrare 87 decessi tra la fine di luglio e la fine di settembre, di cui la metà nei dieci giorni tra il 13 ed il 23 agosto; si arrivò ad averne otto in un solo giorno.

Encomiabili il parroco Russo ed i sacerdoti Palmisano, Calderaro e Rando: furono «ministri di un Dio di carità e di amore sfidando la morte a pro dei languenti fratelli» scrive il Tranchina nella sua storia di Ustica. Altrettanto encomiabile il sindaco Giacino, al quale il colera pose la drammatica urgenza del seppellimento dei colerosi e della individuazione di un nuovo sito lontano dal centro abitato, essendo estremamente pericoloso usare la cripta come allora si faceva. La sua scelta, pur fatta nell’urgenza, si dimostrò idonea e nel sito venne poi sistemato il cimitero dell’isola dove poi furono traslati i resti dei morti seppelliti nella cripta. Ne fa memoria la lapide apposta nel 2006 dal Centro Studi a sinistra dell’ingresso.

Tratto da http://centrostudiustica.it/images/PDF/pdf-copertine-rivista-lettera/Lettera-N.-28-29-Anno-IX-Gennaio-Agosto-2008/L28-29_Sto_Colonizzazione_1830-1840_Ailara.pdf

 

Giornale di Sicilia del 13-14 luglio 1896


«Ustica-12 (Falconiera)- Un mezzo busto antico
L’altro ieri in un fondo della contrada Falconiera, di proprietà della signora Antonelli Marianna, vedova del Capitano Lopez [Antonino n. 1842?], in atto affittato a tal Natale Salvatore, si è trovata una testa artistica di marmo con porzione del mezzo busto, eseguita con grande squisitezza. Si giudica che possa appartenere all’arte greca o romana.
La faccia è di un tipo romano e dalla fierezza dei lineamenti possa essere il ritratto di qualche senatore, console o patrizio romano» 
 
 
 Giornale di Sicilia 24-25 sett. 1904

«L’aeromoto di Ustica
Ustica. 23- (ritardato). Nel pomeriggio si è scatenato nelle campagne a sud ovest dell’isola di Ustica un violento aeromoto che ha distrutto molte case abitate.
Sono stati estratti dalle macerie un morto e 45 feriti, tra i quali si trova il colonnello della riserva Gostel.
Le autorità si sono recate sul luogo del disastro.

La truppa lavora attivamente per il salvataggio»

 
Nella ricorrenza del 120° della nascita di Angela Ailara Natale (24 maggio 1900)

I Catanedda di vino cotto: Una ricetta di zia Angelina

Chiedo a mia zia Angelina: «Ti ricordi come si facevano i catanedda di vinu cottu?»

«Ah, li faceva mia nonna Angela Longo Ailara. E tu sai perché ti chiami Vito? Il padre della nonna di tuo nonno era Vito Longo, il primo Longo che è venuto ad Ustica; ha avuto tre maschi e sei figlie femmine. I maschi erano Nicola, avvocato, padre del cap. Vito, Pietro, il prete domenicano, e Giovanni che emigrò in America e poi in Francia. Le femmine erano Arcangela che sposò... Non mi ricordo... Grazia sposò Roberto Lopez, Caterina sposò Furitano, Teresita sposò Giovanni Interdonato di San Ferdinando ora Nizza, Giuseppa sposò D’Albora della Salina, Angela sposò in prime nozze Gaetano Ailara, nipote del primo sindaco di Ustica, da cui ebbe tre figli e, in seconde nozze, il cognato Giuseppe da cui ebbe nove figli, tra cui Vito, mio nonno».

Le sue parole mi trasportano nel lontano passato: Giovanni Interdonato infatti fu un protagonista del Risorgimento siciliano: nel 1848 organizzò nel messinese un esercito di liberazione; il fallimento dell'impresa lo costrinse in esilio a Malta; rientrò per animare la rivolta ma l'impresa non riuscì e venne condannato al carcere e poi al confino politico di Ustica; qui nel 1858 sposò Teresita Longo; nel 1860 fu chiamato da Garibaldi per guidare col grado di colonnello un'armata. Con l'Unità d'Italia fu sindaco del paese nativo, San Ferdinando, cui cambiò il nome in Nizza di Sicilia, in omaggio al Generale Garibaldi.

Ma la ricetta?

«Come ti dicevo-riprende mia zia- i catanedda di vino cotto li faceva mia nonna Angela. Mentre il mosto cuoceva sul cufularu, mia nonna impastava la farina col mosto in cottura, la lavorava in modo da ricavarne dei cordoncini come un grissino, li tagliava, ne collegava le estremità ad anello e poi li appiattiva sullo scannaturi. Erano così pronti per essere messi a cuocere dentro il mostro in ebollizione. Quando il mosto diventava vino cotto, i cutanedda erano pronti per essere mangiati. Gommosi e dolcissimi attraevano noi bambini per gustarli caldi caldi».

Vito Ailara

Da Newsletter n. 4 dicembre 1998


Didattica

Tra le attività svolte, l'assistenza a universitari per la preparazione di tesi di laurea

Didattica

Assistenza a universitari per la preparazione di tesi di laurea

  • Alessandro Fellegara, Università di Genova, tesi “Gramsci al confino di Ustica”.
  • Giusy Cusumano, Università di Messina, tesi “Il turismo nelle isole siciliane”.
  • Paolo Graziosi, Università Sapienza di Roma, tesi “Gli esiliati libici nell’isola di Ustica nel 1911-1912”.
  • Francesca di Pasquale, Università di Perugia, tesi “La deportazione di libici a Ustica in epoca fascista”.
  • Girolamo Tranchina, Università di Palermo, tesi “Aspetti storico-politici della colonizzazione di Ustica nel XVIII secolo”.
  • Sabrina Biondo, Università di Palermo, tesi “La deportazione dei libici a Ustica nel 1911”.
  • Eleonora Insalaco, Università di Trieste, tesi “Le deportazioni dei libici a Favignana e Ustica dal 1911 al 1934”.
  • Francesco Giomblanco, Università di Catania, tesi “Repressioni dei moti del ‘Non si parte’ 1944-46”.
  • Eleonora Palmisano, Università Palermo, tesi “La festa di San Bartolomeo a Ustica e a New Orleans”.
  • Milena Gnoffo, Università di Palermo, tesi “Ustica: aspetti naturalistici, storici, economici”.
  • Adele Dejoma, Università di Palermo, tesi “Lessico alimentare a Ustica. Tradizioni e nuove regole”.

Attività didattica

  • Triennio di lezioni di storia e di ecologia riguardante Ustica con rappresentazione teatrale degli scolari.
  • Ricerche di vulcanologia e sui campi di sterminio nazisti con tesine di liceali per agli esami di Stato.
  • Programma di Vulcanologia Interdisciplinare per Liceo di Ustica.
  • Ciclo di 10 lezioni al Liceo di Ustica sulla morfologia dell’isola, sulla sua storia e sul confino politico.
  • Visita guidata di tutte le mostre allestite dal Centro Studi.
  • Visite guidate al bosco per osservare emergenze storiche, archeologiche e naturalistiche.
  • Presentazione della ricerca Ustica una realtà emergente sull’evoluzione vulcanologica dell’isola.
  • Giornata della Memoria: commemorazione con conferenze; invito di un ex deportato siciliano; incontro con l’autore dello studio sui deportati siciliani; esposizione e commento mostra ANED; allestimento di una mostra sul confino.
  • Ricerche di polveri cosmiche con le classi liceali (Progetto StardUstica).
  • Cicli di visite guidate per tutte le classi della scuola di Ustica a: Culunnedda, collezione etnografia, Rocca della Falconiera, Villaggio preistorico dei Faraglioni, Museo archeologico, Cimitero Cristiano, Cimitero degli Arabi.
  • Ciclo di incontri sulla vulcanologia usticese.
  • Visita sull’Etna guidata da naturalisti e geologi col concorso sulle spese a favore degli studenti.
  • Itinerario geologico Tramontana- Spalmatore- Faglia dell’Arso.
  • Ciclo di trenta ore di lezioni (storia, preistoria, aspetti naturalisitici) per genitori di alunni.
  • Liceo Einstein di Palermo: Mostra ANED sulla deportazione nei campi nazisti.
  • Liceo Benedetto Croce di Palermo: intervento sul tema Le deportazioni a Ustica.
  • Liceo Benedetto Croce di Palermo: intervento sul tema Il confino politico a Ustica nel 1927.
  • Percorsi per le competenze Trasversali per l'Orientamento Istituto Gonzaga di Milano
  • Percorsi per le competenze Trasversali per l'Orientamento Liceo Scientifico Santi Savarino di Partinico

 

Per approfondimenti leggere gli articoli:

  • Un Progetto didattico per la Scuola, a cura di Franco Foresta Martin in “Newsletter” n. 1 dicembre 1997;
  • Programma di vulcanologia nel Liceo Scientifico di Ustica, di F. Foresta Martin, in “Newsletter” n. 4 dicembre 1998;
  • Il progetto StardUstica: Polvere di stelle su di noi, di Franco Foresta Martin, In “Lettera” n. 9 dicembre 2001.
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