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Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica

Cartografia Isola di Ustica

Il centro abitato nel catasto borbonico, 1852

Il centro abitato nel catasto borbonico, 1852

La mappa è stata realizzata nel 1852 per l’impianto del catasto del regno ordinato nel 1810 da Ferdinando II. Il centro abitato appare edificato anche nell’espansione del rione Borgo e nelle case dei pescatori a cornice della Cala Santa Maria, distrutte nel 1960. Vi sono riportati tutti i toponimi delle vie e piazze. (AV)

Cfr. Caruso Enrico e Nobili Alessandra [a cura],  Le mappe del catasto borbonico di Sicilia Territori comunali e centri urbani nell’archivio cartografico Mortillaro di Villarena (1837-1853), Assessorato Beni Culturali e Ambientali e della Pubblica Istruzione Regione Siciliana, Palermo 2001

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La prima mappa catastale di Ustica 1852

La prima mappa catastale di Ustica 1852

È stata realizzata nel 1852 dal Controloro delle Contribuzioni Dirette Giuseppe Malleo nel quadro dei rilievi per l’impianto del catasto dei terreni del regno ordinato nel 1810 da Ferdinando II. Vi è fedelmente riportato il sistema viario e il corretto orientamento dei terreni assegnati ai coloni; vi sono segnalati i gorghi e le zone destinate a uso civico per il pascolo o per il legnatico. La mappa contiene i toponimi delle contrade e delle insenature sulla costa. (AV)

Cfr. Caruso Enrico e Nobili Alessandra [a cura],  Le mappe del catasto borbonico di Sicilia Territori comunali e centri urbani nell’archivio cartografico Mortillaro di Villarena (1837-1853), Assessorato Beni Culturali e Ambientali e della Pubblica Istruzione Regione Siciliana, Palermo 2001

Cfr. Barraco M.G, La prima mappa catastale di Ustica , in «Lettera» n. 30.31 p. 64

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La Sicilia: Rappresentazione Prospettica, Seconda Metà XVI sec

La Sicilia: Rappresentazione Prospettica, Seconda Metà XVI sec

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De Italia Siciliae Insulae

De Italia Siciliae Insulae

 

Isola di Ustica, 1823, Smyth

Isola di Ustica, 1823, Smyth

La carta è stata realizzata dal cap. William Henry Smyth (1788-1865) della Royal Navy; l’incisione è di J. Walker. Pubblicata nel 1824, è la prima carta realizzata con criteri scientifici che raccoglie informazioni sulle coste della Sicilia e delle sue isole minori, sui fondali nelle immediate vicinanze nonché notizie sull’entroterra e usi e costumi degli abitanti. La carta riporta numerosi toponimi e segnala anche le tre secche frequentate dai corallari, Banco Apollo, Banco Diana e Banco Giunone. L’incisore cede alla vanità è denomina Walker’s Rocks quella che oggi viene individuata col toponimo Secca della Colombaia. La carta è corredata da una bella incisione della cala Santa Maria e dalla riproduzione avanti/retro di una medaglia ritrovata dallo Smyth sull’isola. (AV)

Cfr. Smyth William Henry Capt R.N., Memoir descriptive of the resources, inhabitants, and hidrography of Sicily and its islands, London 1824, pp. 279-281

Cfr. Smyth William Henry Capt R.N., La Sicilia e le sue Isole, ristampa in lingua italiana a cura di Salvatore Mozzarella, Ed. Linee d’arte Giada s.r.l., Palermo, 1999. pp 271-273

Cfr. Russo Michele, Memoria sull’isola di Ustica (1810) in «Effemeridi Siciliane», L. Pedone Lauriel Ed., Palermo 1875, p. 113

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Siciliae Vetris Typus incisore Abraham Ortelius, Amsterdam 1584

Siciliae Vetris Typus incisore Abraham Ortelius, Amsterdam 1584

 

Pianta centro abitato 1770

Pianta centro abitato 1770

Il titolo, Porsione di piano dell’Isola di Ustica in cui si dimostra la nuova Abbitazzione ultimamente situata immediata alla Cala di Sta Maria, definisce il documento, unitamente alla carta dell’isola 1770, come allegato al piano di ripopolamento dell’isola. In esso viene descritto dettagliatamente la progettazione del centro abitato; nella legenda alcune strutture vengono indicate come già edificate, altre in corso di realizzazione. (AV)

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Pianta di Ustica 1770

Pianta di Ustica 1770

La carta è stata rinvenuta nella Biblioteca Nazionale di Napoli. Il documento datato 1770 ha il titoloPianta dell’isola di Ustica in cui dimostra la nuova abitazione ed altre fabbriche che è esplicativo della sua funzione di corredo del progetto di colonizzazione dell’isola avviato da Ferdinando di Borbone nel 1763. Anche se non è firmato è da attribuire ai gruppo di ingegneri guidati dall’Ingegnere Militare Emanuele Valenzuola che curarono gli aspetti tecnici connessi alla colonizzazione dell’isola. Il documento è di grande interesse perché illustra l’isola nello stato in cui era prima che si realizzassero gli edifici di interesse pubblico e l’impianto del nuovo centro abitato. V sono segnate, infatti, il sistema viario, le postazioni di Guardia di Mezzo, le antiche sepolture e le abitazioni della Falconiera, i resti del centro medievale delle Case vecchie, le cisterne pubbliche e i gorghi. L’annotazione «Si debbono fabbricare tre guardiole capaci di 6 persone alli luoghi segnati K. N. D. dove si fa senza ricovero presentemente la scoperta e guardia, dalle quali dipende la custodia e difesa dell’Isola» conferma il programma di costruzione delle opere di difesa dell’isola. La carta, inoltre, riporta numerosi toponimi tra cui i seguenti ancora oggi in uso: spiaggia di S. Maria, Falconiera, spiaggia di Ciaconi, Spiaggia palombaro, scolio [sic] del Medico, spiaggia di Spalmatore, punta dell’Arpa, cala di S. Paolo, Guardia Grande, Guardia del Turco. Altra carta annessa descrive il centro abitato. (AV)

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Carta amministrativa e Statistica della Provincia di Palermo Regno delle Due Sicilie, di B. Marzolla, Napoli 1853

Carta amministrativa e Statistica della Provincia di Palermo Regno delle Due Sicilie, di B. Marzolla, Napoli 1853

La carta è arricchita da informazioni amministrative, sulla storia e sull’economia  della provincia. A Ustica è dedicata la seguente nota: «L’isoletta di Ustica è formata di lave basaltiche e scoriacee e di tufo basaltico e calcareo, ha due montagne, di cui la più alta, cioè quella sita a Tramontana, elevasi a 1280 p.mi sul liv. del mare. Trovansi nell’isoltta varie grotte curiose curiose e sorgenti di acque minerali. Il suolo vi è fertile. Uno dei rami d’industria degli abitanti e la pesca del corallo nelle vicinanze dell’isoletta».  Nella parte generale l’isola è inclusa nel Distretto di Palermo, Circondario di Castellamare, è dogana di 3a classe conta 3.548 abitanti. La carta riporta alcuni toponimi e segnala con molta evidenza il Banco Apollo di corallo, il Banco Diana, il Banco Giunone di corallo, mentre la secca della Colombaia è indicata col toponimo Rocce del Guardiano. (AV)

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View of the Town of St Maria e carta di Ustica Incisore J. Walker, 1815

View of the Town of St Maria e carta di Ustica Incisore J. Walker, 1815

 

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News

  • E Book 16/06/16

    Una storia di Ustica raccontata da cartoline

    A history of Ustica told through postcards

    E Book 16/06/16

    Il Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica e la DES srl di Palermo hanno pubblicato in collaborazione il primo eBook dedicato all’isola di Ustica dal titolo L’isola in viaggio… Una storia di Ustica raccontata da cartoline, di Vito Ailara e Giuseppe Giacino.Il progetto editoriale nasce nel solco di una lunga collaborazione tra il Centro Studi e la DES che vede al centro delle loro attività il rilancio culturale e turistico dell’Isola di Ustica. Le Ossidiane, collana editoriale del Centro Studi, e Viaggio in Sicilia, collana di eBook della DES, propongono un modo innovativo di narrare la storia recente dell’isola. La scena è lasciata alle immagini: cartoline sbiadite e per lo più monocromatiche, stampate a partire dalla fine dell’Ottocento e gelosamente custodite da generazioni di Usticesi in Italia e nel mondo con la voglia di mantenere vivo il legame con le proprie radici. Le vecchie cartoline ristampate con cura sembrano quasi affrancarsi dalla fissità delle scene rappresentate e comporre, una dopo l’altra, il film muto di Ustica com’era; i testi che le corredano, in italiano e inglese, fanno da “colonna sonora” ricostruendo con rigore gli ultimi due secoli e mezzo della interessante storia dell’isola.

    L’isola in viaggio… Una storia di Ustica raccontata da cartoline è disponibile in due formati al prezzo di € 5.99. Può essere acquistato on line all’indirizzo:

    BookRepublic (ePub format)
    BookRepublic (PDF format)

    Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica

    The Center for Studies and Documentation of the Island of Ustica, and the Palermo-based firm DES srl have collaborated in publishing the first eBook dedicated to the  island of Ustica entitled "L’isola in viaggio… Una storia di Ustica raccontata da cartoline”—An Island on Journey...A History of Ustica told through postcards—by  Vito Ailara and Giuseppe Giacino. This editorial project builds on the long collaboration between the Center for Studies and DES, which both share the same vocation: promoting the revival of the Island of Ustica in the fields of culture and tourism. Le Ossidiane, a book series published by the Center for Studies, and Viaggio in Sicilia, an eBook series published by DES, are a new and innovative way of narrating the recent history of the island. The images do all the talking: faded, ostly black-and-white postcards, printed from the end of the nineteenth century and jealously cherished by  generations of Ustica's sons and daughters spread in Italy and around the world with the desire to keep the  bond with their roots alive. These old postcards, reprinted with great care, seem  almost to free themselves rom the stiffness of  the scenes and to compose, one after the other, a silent film of Ustica as it used to be.

    The texts accompanying the images, in Italian  and English, are a sort of "soundtrack" and offer a rigorous reconstruction of the last two and a half centuries of the island's rich history.

    Where to buy? L’isola in viaggio… Una storia di Ustica raccontata da cartoline is available in two formats at the price of € 5.99. It can be purchased online at:

    BookRepublic (ePub format)
    BookRepublic (PDF format)

    a cura di Mario Oddo

Mostre

  • Le Carte della Sicilia

    Mostra sulla cartografia antica della Sicilia

     

    Le Carte della Sicilia

    In una delle antiche carte esposte in questa Mostra, la Sicilia appare come un rozzo triangolo equilatero, circondato da una moltitudine di isolette la cui posizione è assolutamente casuale: Capri è affiancata a Salina, Malta si specchia nelle acque di Ragusa, Ustica - se c’è - è priva di nome. 

    La Sicilia ha scontato così, fino all’epoca dei Lumi e del Grand Tour, la sua distanza dall’Europa: la cartografia sembrava alimentarsi più di miti e di leggende, che dei rapporti puntuali di esperti navigatori e dei nuovi e più accurati metodi di rappresentazione piana della superficie terrestre elaborati da illustri matematici. 

    La geografia dell’immaginario non ha risparmiato le poche carte medievali e rinascimentali della nostra Ustica, che per Boccaccio era ‘piccioletta isola quasi a Trapani dirimpetto’; per Giacomo Gastaldi e Giovanni Antonio Magini una stretta coppia di due isole; per Giovan Battista Homann una sola isoletta ma con due possibili nomi:Lustrica e Evonimo, forse reminiscenze latine di rocce ignee eruttate dalle bocche dei suoi vulcani.

    La raffinata mostra  La Sicilia di carta. Le Carte della Sicilia, provienente dalla Collezione di stampe e disegni e dalla Biblioteca del Museo d’Arte e Archeologia “Ignazio Mormino”della Fondazione Banco di Sicilia, è stata allestita nel 2007.

     

    Per approfondimenti leggere l'articolo:
    * La Sicilia di carta. Le carte di Sicilia, di Francesco Bucchieri, in “Lettera” n. 28-29 gennaio-agosto 2007.

    MO Sicilia di carta 1

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