Ustica, di Francesco Sidoti, 1852. La mappa è stata disegnata a matita nel 1852 in «Scala cinquecento canne siciliane» da Francesco Sidoti e reca la scritta «Fatta da Francesco Sidoti copiata dall'originale di Michele Russo Agosto 1852», cioè è copia della prima pianta dell’isola dopo la colonizzazione redatta da Don Michele Russo, l’economo-vice Parroco della Chiesa di Ustica dal 1817 al 1828 e nato nell’isola nel 1765, solo due anni dopo l’arrivo dei primi coloni. Il Russo ha lasciato una storia dell’isola, la Memoria sull’isola di Ustica, pubblicata post mortem nel 1875, in «Effemeridi Siciliane», serie terza, vol. 1 e rieditata dal Centro Studi nel 2005. La pianta del Sidoti, molto precisa e dettagliata, riporta l’indicazione grafica dei gorghi, della [pubblica] Cisterna dei piatti, delle torri, delle fortificazioni, delle garitte edificate lungo la costa, delle cale, delle punte, delle grotte, delle contrade, delle colline, riportandone i toponimi, nonché del Calvario, dello scoglio del Medico e della Colombaia.
La pianta è stata riprodotta nelle misure originali dal Centro Studi nel 1999.
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