Fototeca Archeologia
Lucerna con raffigurazione circense nella necropoli ellenistica
Lucerna con raffigurazione circense nella necropoli ellenistica
Lucerna con raffigurazione circense nella necropoli ellenistica A. Longo
La lucerna del II sec. d.C è stata rinvenuta all’interno della tomba n. 7 della necropoli ellenistica in proprietà Longo, sul versante occidentale della Falconiera. Di fattura elegante rappresenta scene circensi: un cane addestrato sale una scaletta, anelli e clave per il giocoliere, il domatore con frusta in mano che guarda la scimmietta.
Conservazione: discreta, frammentata nel lato inferiore sinistro
Dimensioni: diametro cm 7 (AV)
Di Stefano C. A., 2000, Ustica nell’età ellenistico-romana, in «Lettera del CSDU», n. 4, pp. 1-6.
(AR_0006)
Corredi funebri necropoli ellenistica
Corredi funebri necropoli ellenistica
Corredi funerari della necropoli ellenistica
Scavi effettuati nel 1980 in proprietà Longo alle pendici del versante occidentale della Falconiera poco distante dalla via Petriera ha portato alla luce numerose tombe di età ellenistico-romana. I corredi esposti nella VII sala del II Padiglione del Museo Archeologico Comunale “P. Carmelo Seminara da Ganci” sono inquadrabili tra il III sec. a. C. e il I-II d.C., quando sulla Rocca era stato insediata la comunità di romani che avevano preso il controllo dell’isola subito dopo la I guerra punica. Si tratta di materiali d’uso comune: unguentari, lucerne, vasellame da cucina (tegami) e da mensa sia acromo (brocche, bottiglie) che a vernice nera (piatti, patere, coppe). Significativa una coppa “megarese” con decorazione a rilievo di eccellente qualità.
Spatafora F., Calascibetta A., 2013, Il Museo preistorico di Ustica, in «Lettera del CSDU», n. 44-45, 16-27.
(AR_05)
Reperti del Villagio preistorico dei faraglioni
Reperti del Villagio preistorico dei faraglioni
Reperti del villaggio preistorico dei Faraglioni esposti in una vetrina della Sala II nel I Padiglione del Museo Archeologico Comunale “P. Carmelo Seminara”. Nella sala sono esposti oggetti che danno una idea della distribuzione e utilizzazione dei manufatti, uno spaccato della vita quotidiana. Si tratta di utensili ritrovati all’interno di capanne e destinati agli usi domestici: piastra quadripartita (in altra vetrina nella stessa sala) e alari e pentole a fondo tondo per la preparazione dei cibi; olle e pentole per la conservazione dei cibi; coppe a piede alto e attingitoi per la consumazione di cibi e bevande; fusaiole per la filatura della lana; ma anche oggetti miniaturistici.
Spatafora F., Calascibetta A., 2013, Il Museo preistorico di Ustica, in «Lettera del CSDU», n. 44-45, 16-27.
(AR_0004)
Necropoli della Culunnella
Necropoli della Culunnella
La necropoli della Culunnella si trova nella dorsale orientale del rilievo omonino di Monte Guardia dei Turchi ed è l’unica necropoli preistorica scoperta sull’isola. Sono state messe in luce quattro tombe a “grotticella” con ingresso a pozzetto, giàviolate in antico. In due pozzetti si sono rinvenuti frammenti a impasto, alcuni decorati nello stile di Capo Graziano. È databile al bronzo antico (2000.1500 a.C.)
Mannino Giovanni, Culunnella: il villaggio e la necropoli dell'Antica età del Bronzo, in «Lettera del CSDU» n. 28-29, 2008, pp. 1-7
(AR_0002)
Villaggio fortificato dei Faraglioni del Medio Bronzo
Villaggio fortificato dei Faraglioni del Medio Bronzo
Il villaggio fortificato dei Faraglioni della Media Età del Bronzo (1400-1200 a.C.), scoperto da Giovanni Mannino nel 1970, è ubicato sul margine nord della costa di Tramontana, di fronte al faraglione della Colombaia. È esteso 7000 mq, ma doveva ancor più ampio essendosi rinvenute tracce di capanne sul faraglione. Il cedimento di parte della costa è il probabile motivo dell’abbandono repentino dei suoi abitanti, che giustifica la ricchezza dei reperti che vi si rinvengono e che ne fanno uno dei monumenti più significativi del Mediterraneo per il medio bronzo. Inaccessibile dal mare per l’alta falesia sul lato interno era difeso da un alto muro.
Gli scavi condotti tra il 1974 e il 2008 hanno portato alla luce numerose capanne di forma circolare o quadrate, alcune con atrio scoperto attrezzato e magazzino, edificate lungo un sistema viario preordinato. Il copiosissimo materiale restituito dagli scavi è esposto nei suoi esemplari più significati in due padiglioni del Museo Archeologico Comunale “P. Carmelo Seminara da Ganci”. .
Mannino G., 1982, Il Villaggio dei Faraglioni, notizie preliminari, in Studi in onore di Ferrante Rittatore Vonwiller, parte prima, Vol. I, Como, pp. 279-297.
Mannino G., 2007b, Il villaggio dei Faraglioni: la scoperta, in «Lettera del CSDU», IX, n. 25-26, pp. 48-49.
Mannino G., 2007c, Guida alla preistoria del palermitano, in «Istituto Siciliano di Studi Politici ed Economici», Palermo.
Mannino G, 1997, Ustica, Palermo, 1997.
Spatafora F., Calascibetta A., 2013, Il Museo preistorico di Ustica, in «Lettera del CSDU», n. 44-45, 16-27.
(AR_0003)
Testimonianze del neolitico a Ustica
Testimonianze del neolitico a Ustica
La prima presenza dell’uomo a Ustica si verifica nel neolitico (4°-5° millennio a.C.). Frammenti fittili, incisi e dipinti e acromi nello stile di Diana sono stati rinvenuti all’interno del villaggio turistico Punta Spalmatore.
I reperti fittili con schegge di ossidiana e un’ascia di basalto sono esposti nella prima sala del Museo archeologico P. Carmelo Seminara” di Ustica.
Mannino Giovanni, Il neolitico nel palermitano e la nuova scoperta nell’isola di Ustica, in «Quaderni del museo archeologico “Antonino Salinas”», n. 4, Palermo 1998, pp. 60-80.
(AR_0001)