Il Centro Studi a Palermo per la "Giornata della Memoria" ha incontrato gli alunni di 18 classi quinte dell'Istituto Alberghiero. Oltre a esporre la mostra "Sterminio in Europa" dell'A.N.E.D. (Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi di sterminio nazisti), il Presidente Vito Ailara è intervenuto e, oltre a presentare presentato le attività del Centro Studi, si è soffermato sulla necessità di patrimonializzare la "memoria" per radicare le nuove generazioni nella storia e ha sollecitato gli studenti a visitare la mostra per rendersi verificare su documenti certi le atrocità consumate nei campi di sterminio. Ha anche narrato le sofferenze e le morti legate alle deportazioni di Libici nel 1911 e nel 1915 proprio a Ustica, per l’occasione trasformata in campo di internamento, e alla tristissima esperienza dei deportati slavi nel 1942/1943 quando la persistente penuria di generi alimentari provocò sofferenze e morti. L’occasione è stata anche utilizzata per parlare di Ustica come sede di confino politico. Sorprendente l'interesse degli studenti che hanno seguito con molta attenzione la relazione e notevole l'interesse suscitato dalle varie tematiche tra gli insegnanti che si sono ripromessi di includere nel proprio programma scolastico visite a Ustica anche per visionare la mostra sul confino in allestimento.
Le due giornate di studio dedicate a Nello Rosselli con il convegno Nello Rosselli storico e antifascista
Ideato dal nostro Centro Studi e organizzato con il sostegno della Regione Siciliana e del Comune di Ustica, il convegno è stato il primo, a livello nazionale, su Nello Rosselli.
Ha ottenuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il patrocinio del Comitato Nazionale per la celebrazione della nascita di Carlo e Nello Rosselli e l’adesione di importanti Istituzioni culturali nazionali. Vi hanno partecipato, come relatori, storici studiosi delle opere di Nello Rosselli. L’idea del convegno è scaturita dai risultati delle ricerche del Centro Studi sul confino politico a Ustica. Studi che hanno portato alla luce documenti preziosissimi per ricostruire dettagliatamente la vita dei confinati politici nell’isola. Sono così state individuate le case abitate dai confinati, nonché alcuni dei locali adibiti a scuola, a biblioteca, a mensa.
Il convegno si è aperto con gli interventi del Sindaco di Ustica Attilio Licciardi, del presidente del Centro Studi Franco Foresta Martin, del Direttore dell’Assessorato Regionale Cultura Giuseppe Grado e del Direttore dei “Quaderni del Circolo Rosselli” Valdo Spini e col saluto di Silvia Rosselli, figlia di Nello. Relatori sono stati: Zeffiro Ciuffoletti, Gianbiagio Furiozzi, Giovanna Delfini, Nicola Tranfaglia, Santi Fedele, Cosimo Ceccuti, Albertina Vittoria, Gaetano Gullo, Massimiliano Melilli, Franco Mereghetti, Vito Ailara. Contestualmente al convegno è stata allestita la mostra documentaria, a cura del Centro Studi, titolata Ustica negli anni Venti ricordando Nello Rosselli. La mostra ha presentato foto e documenti provenienti da archivi pubblici e privati e, a corredo, lettere e memorie di confinati, molti dei quali inediti, facendo emergere non solo la vita ed i volti dei confinati ma anche di quanti, pur non essendo confinati, risiedevano a Ustica e di riflesso hanno vissuto il confino: gli usticesi, ma anche i familiari dei confinati trasferitisi a Ustica per solidarietà ai congiunti ed agli ideali antifascisti.
Una madrina centenaria, Angelina Natale, ha celebrato ufficialmente l’apertura al pubblico dell’esposizione, restituendo a tutti una parte di Ustica sempre sommersa, ma viva e importante più che mai. Un secondo evento particolarmente importante è stato la posa di una lapide commemorativa dedicata a Nello Rosselli sulla casa da lui abitata durante il confino. Alla cerimonia era presente la figlia Silvia, che proprio nell’isola fu concepita. (Tratto da un articolo di Alessandro Fellegara pubblicato in “Lettera” n. 5 settembre 2000).
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