Il Centro Studi commemora il 200° anniversario dell'insediamento nell'isola del primo Parroco usticese, Don Salvatore Calderaro, con uno speciale annullo postale, l'undicesimo della serie L'isola in viaggio - Storia di Ustica raccontata dalle cartoline. Il servizio filatelico temporaneo sarà curato da Poste Italiane in Piazza della Vittoria dalle 17,00 alle 22,00 del 23 agosto 2015. Per l'occasione il Centro Studi presenterà la cartolina celebrativa dell'evento (riproduzione d'una cartolina d'epoca). I compiti di coordinamento e accoglienza sono affidati a Valentina Bertolami, Ino Argento, Giulio Calderaro e Costantino Tranchina.
In una delle antiche carte esposte in questa Mostra, la Sicilia appare come un rozzo triangolo equilatero, circondato da una moltitudine di isolette la cui posizione è assolutamente casuale: Capri è affiancata a Salina, Malta si specchia nelle acque di Ragusa, Ustica - se c’è - è priva di nome.
La Sicilia ha scontato così, fino all’epoca dei Lumi e del Grand Tour, la sua distanza dall’Europa: la cartografia sembrava alimentarsi più di miti e di leggende, che dei rapporti puntuali di esperti navigatori e dei nuovi e più accurati metodi di rappresentazione piana della superficie terrestre elaborati da illustri matematici.
La geografia dell’immaginario non ha risparmiato le poche carte medievali e rinascimentali della nostra Ustica, che per Boccaccio era ‘piccioletta isola quasi a Trapani dirimpetto’; per Giacomo Gastaldi e Giovanni Antonio Magini una stretta coppia di due isole; per Giovan Battista Homann una sola isoletta ma con due possibili nomi:Lustrica e Evonimo, forse reminiscenze latine di rocce ignee eruttate dalle bocche dei suoi vulcani.
La raffinata mostra La Sicilia di carta. Le Carte della Sicilia, provienente dalla Collezione di stampe e disegni e dalla Biblioteca del Museo d’Arte e Archeologia “Ignazio Mormino”della Fondazione Banco di Sicilia, è stata allestita nel 2007.